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1996,
Numero 5/6

COSA PREVEDE LA LEGGE ITALIANA

di Critica Sociale

Il settore del cinema è stato disciplinato in maniera organica dalla legge 4 novembre 1965, n. 1213. Tale legge, si è rivelata del tutto inadeguata ai profondi mutamenti che hanno caratterizzato il settore cinematografico negli ultimi anni. Tali trasformazioni hanno reso necessaria l'adozione di una nuova legge che riorganizzasse le forme di intervento statale in materia cinematografica e ridefinisse i rapporti tra cinema e televisione, in precedenza disciplinati da accordi siglati tra gli operatori del settore. Le forme di sostegno all'industria cinematografica L'idea centrale della legge 153/94 è il potenziamento del credito alla produzione ed alla distribuzione attraverso l'istituzione di un Fondo di garanzia con il quale lo Stato concorre con l'impresa privata al rischio del film, condividendone le perdite se il prodotto non incontra il favore del pubblico. Lo Stato garantisce infatti l'ammortamento dei mutui accesi sul fondo di investimento, limitatamente però ai film riconosciuti di interesse culturale nazionale. Sono considerate di interesse culturale nazionale le pellicole realizzate con l'impiego di autori, attori, tecnici italiani o comunitari e con l'impiego di industrie...