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1996,
Numero 8

LETTERE ALLA CRITICA SOCIALE

di Critica Sociale

OCCORRE ESSERE SAGGI Cari compagni, la questione socialista è, come era prevedibile, questione nazionale. Lo è per la sinistra e per l'assetto politico di due Poli provvisori nati più per convenienza che per convergenze programmatiche e politiche. I passi avanti fatti in questi mesi impongono, a mio parere, a tutti i socialisti di lavorare per la loro unità; è la premessa per ogni altro ragionamento politico. Qualsiasi veto o pregiudiziale non farebbe altro che allontanare l'obiettivo di tornare ad essere soggetto politico autonomo nel terremotato scenario dell'infinita transizione. François Mitterrand nel novembre del 1975 a Milano ci disse: "Il programma comune della sinistra francese potrà raccogliere il pieno successo perché è stata conquistata prima l'identità politica ed ideale del partito socialista salvaguardando l'autonomia e l'originalità del proprio contributo al programma". Ecco da dove partire: "salvaguardando l'autonomia e l'originalità" propria della storia dei socialisti italiani. La proposta per "l'unità dei socialisti" di Boselli, la disponibilità di Intini a "sedersi ad un tavolo comune", il desiderio di Spini di discutere della sinistra del 2000 non come...