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1996,
Numero 9

"COSÌ LIBERAMMO PERTINI DAL CARCERE"

di Giuliano Vassalli

Per noi rappresentò moltissimo, oserei dire tutto qui a Roma. Pertini ha vissuto due grandi momenti della Resistenza: prima quello della Resistenza nel Lazio e nell'Italia centrale e a Roma, dove fu anche detenuto dal 15 ottobre del '43 al 25 gennaio del '44 nel braccio tedesco di Regina Coeli, e dove continuò appena uscito di carcere, nonostante tutte le indicazioni in senso contrario, a capeggiare la Resistenza fino al maggio dello stesso anno, e poi la seconda grande fase della Resistenza del settentrione, quando nel maggio, alla vigilia della liberazione di Roma, egli si trasferì al nord d'Italia dove fu il capo della Resistenza per i socialisti e dove fu uno dei capi del comitato di liberazione nazionale alta Italia, fino al 25 aprile, anzi fino a quella giornata in cui noi paventammo (dopo le prime notizie che giungevano circa gli eventi di Milano) per la stessa sua vita, come si può vedere andando a rileggere I'Avanti! del 26 aprile, in cui si esprimevano perplessità sulla sua stessa sopravvivenza alla lotta terribile di quei giorni. Non io solo, anche se io sono uno dei pochissimi sopravvissuti, ormai. Ero a capo della organizzazione romana. Ero anche insieme a Giuseppe Gra...