1996, Numero 9
UN'UNICA LISTA PER I SOCIALISTI DI MILANO
di Luigi Vertemati
ABiscardini e Collio non posso che dire bravi. Essere riusciti, dopo anni di divisioni, a darsi appuntamento per le prossime elezioni a Milano, è un bel passo avanti. E' soprattutto da Milano che la diaspora va superata predisponendo, con umiltà ma anche con orgoglio, programmi, progetti e candidature. E' giusto che i socialisti milanesi pensino di tornare a Palazzo Marino, vogliono concorrere a dar vita ad una amministrazione viva e capace. Dopo anni di confusione, nullità amministrativa, caduta verticale del prestigio della città dentro e fuori Italia; è ora di rilanciare Milano. Certo il passato, tutto il passato, come chiede Iriondo, va ricordato. Probabilmente il segretario del Pds non conosce bene la storia di Milano visto che l'unico apprezzamento all'iniziativa socialista è uno stop, quasi avesse paura dei socialisti. Vanno ricordati Caldara e Greppi, come Ferrari, Cassinis, Bucalossi, Ardasi, Tognoli, Pillitteri, gli ultimi tre alla guida per quindici anni di giunte di sinistra con il Pci parte importante del governo della città. Per altro va ricordata la confusa fase giustizialista, filo leghista, comunque perdente ed incapace di aggregare maggioranze, del Pds di questi a...
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