1996, Numero 9
ORA BAGHDAD CONTROLLA ANCHE IL KURDISTAN IRACHENO
di Robert Hassan
Laquestionecurdavienestritolatatra i duemacigni dellepoliticheforti diClinton eSaddam. L'opinione pubblica mondiale ha reagito molto duramente nei confronti della rappresaglia americana a Baghdad, in seguito all'offensiva di Saddam nel Kurdistan iracheno. La Lega Araba ha condannato l'aggressione americana, in quanto intrusione nella sovranitŕ di uno Stato arabo. Siria, Iran e Giordania hanno definito i bombardamenti come un atto di arroganza che viola le leggi internazionali. La Russia, tradizionalmente alleato e importante partner commerciale dell'Iraq, ha criticato la rappresaglia americana, definendola sproporzionata e inaccettabile. La Francia, anch'essa partner commerciale dell'Iraq e incline a marcare l'autonomia dagli Stati Uniti come faceva De Gaulle, ha sostenuto che Saddam a casa sua puň fare quello che vuole, a differenza della Guerra del Golfo nel '91 dove l'Iraq aveva invaso invece un territorio straniero. Inoltre Chirac ritiene che il rais di Baghdad non ha violato le risoluzioni Onu sulla "No fly zone". La risoluzione 688 del 1991, approvata dal Consiglio di Sicurezza Onu stabilisce che le popolazioni civili non devono essere coinvolte nei combattimenti e che biso...
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