1996, Numero 11
IL PDS E LE TRE VERITÀ SUL CASO FALCONE
di Mario Patrono
Le indagini sulla fine di Pio LaTorre non erano sgradite al Pci.Solo postmortem l'appropriazioneindebita della sua figura. Nella commedia Le voci di dentro, Eduardo De Filippo fa dire al protagonista, Alberto, che si può morire in due modi: "con la morte, cioè naturalmente", oppure "per mano di un tuo simile"; e che chi muore assassinato non muore mai completamente, ma continua a vagare su questa terra in cerca di giustizia. E di verità, aggiungo io. La verità si dice è una sola. Così è; ma non per Giovanni Falcone. Quella del Pci su Giovanni Falcone è una verità al plurale. C'è la verità n. 1, fatta circolare fino alla "fatal" data del 4 ottobre 1989. C'è la verità n. 2, valida fino all'eccidio di Capaci. E c'è la verità n. 3, mandata in onda postmortem. Vediamo però le tre verità nell'ordine: quali sono, come si sono formate, perché sono cambiate. Verità n. 1 Nella seconda metà degli anni '80 Giovanni Falcone, giudice istruttore a Palermo, indaga sugli intrecci tra mafia e politica: manda sotto processo i fratelli Salvo, inquisisce Vito Ciancimino. Il Pci fa il tifo per lui, ne sostiene le iniziative, gli crea attorno un clima di consenso. Lo appoggia quando Falcone mostr...
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