1996, Numero 12
BORRELLI. NON POTEVA NON SAPERE
di Critica Sociale
Com'era prevedibile ora che un vero e proprio ciclone si abbatte sull'ex pm Antonio Di Pietro, il suo ex capo, Francesco Borrelli cerca di svignarsela alla chetichella. Anch'agli si iscrive al partito sempre più numeroso di chi prende le distanze dall'"eroe" di Mani Pulite con un retrocedere strategico dagli amici e dai metodi. di Di Pietro: una ritirata a volte ordinata, fatta di conferme di stima e di solidarietà, altre volte precipitosa e a rotta di collo. Tra queste sembra esserci quella del procuratore capo, di Milano, che con candida semplicità si dichiara all'oscuro di "quel che succedeva nell'ufficio di Di Pietro". Al contrario noi sosteniamo che anche Borrelli "non poteva non sapere". Questa nostra convinzione, oltre ad essere logicamente evidente, è rafforzata dall'evidenza storica degli atti e delle dichiarazioni rese da Francesco Borrelli in questi anni "rivoluzionari", atti e dichiarazioni abbondantemente documentati nel libro di Giancarlo Lehner "Borrelli, autobiografia (non autorizzata) di un inquisitore", pubblicato dalla Critica Sociale nel giugno dello scorso anno. Riteniamo opportuno e sufficiente ricordare alcune parti del secondo capitolo, "La conson...
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