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2006,
Numero 1/3

Interventismo democratico, tradizione della Sinistra

“Non c’è mai stato nella storia uno schema di giustizia che non abbia il bilanciamento dei poteri al proprio fondamento. Se le nazioni democratiche falliscono, questo dipende anche dagli “idealisti” che si fanno troppe illusioni quando si confrontano con i “realisti” che hanno troppa poca coscienza”.
di Gisela Stuart

Si sono alzate alcune sopracciglia quando il membro parlamentare laburista ha partecipato all’inaugurazione della Henry Jackson society lo scorso novembre. La dichiarazione dei principi è stata firmata da accademici e politici di tutto il panorama politico. Sono uno dei due ex ministri laburisti che hanno messo il loro nome sulla lista. L’associazione è stata creata per sottendere una piattaforma a tutti i partiti per una robusta politica estera che manca dalla fine della guerra fredda. Però la domanda dei giornalisti è stata: “Perché i parlamentari laburisti sostengono un gruppo di neo-conservatori?” Questa reazione è inopportuna e soffoca un dibattito necessario.
In Inghilterra, neo-conservatori è un termine dispregiativo mentre non si può dire lo stesso in alcune parti dell’America, lì almeno si sta svolgendo una discussione a proposito. Nel Regno Unito, non ci piace parlare della necessità e della natura del potere.
Il teologo Reinhold Niebuhr disse: “Non c’è mai stato nella storia uno schema di giustizia che non abbia il bilancio di poteri alle proprie fondamenta. Se le nazioni democratiche falliscono, il loro fallimento deve essere in parte attribuito alla colpevole strategia...