2006, Numero 1/3
Una strategia globale per la comunicazione europea
Pubblichiamo un’ampia sintesi della ricerca promossa da FPC (“European Infopolitik: Developing EU Public Diplomacy Strategy”) e condotta da Philip Fiske de Gouveda (direttore del programma di Public Diplomacy) e da Hester Plumridge (analista dei Rischi geopolitica ed esperta su Polonia, Ungheria, Romania).
di Foreign Policy Centre di Londra
In un mondo sempre più globalizzato, la strategica comprensione e l’impegno delle comunicazioni internazionali è diventata una priorità per gli stati. Capire come i governi e il pubblico nazionale comunicano con il pubblico straniero è diventato un importante ma difficile argomento di ricerca che implica il mondo reale. Le opinioni, i comportamenti e gli atteggiamenti dei popoli esteri contano per gli stati perché hanno un autentico influsso sulla tradizione di materiale politico e economico. Così come gli stati europei in modo crescente prendono coscienza dell’importanza strategica che ha la comunicazione con il pubblico estero, i tecnici dell’Unione Europea dovrebbero dare la rilevanza che merita al dialogo reciproco con le popolazioni del Terzo Mondo. Per essere un entità di peso massimo, che comprende più di 450 milioni di abitanti e che contribuisce per il 40% di budget dell’ONU e per il 20% del prodotto interno lordo globale, l’Unione Europea, quando si parla di comunicazione, si esprime al di sotto delle sue possibilità. I politici dovrebbero interrogarsi se attirare un pubblico più vasto al di là di quello necessario per l’ingresso di nuovi stati membri- debba essere cons...
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