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2006,
Numero 1/3

Economia europea in recupero nel 2006. Ma la recessione è in agguato

“L’inflazione rimarrà contenuta – sostiene il responsabile del Global Market di Deutsche Bank Italia – nonostante il prezzo del petrolio, per i bassi salari in Occidente derivanti dalla competizione con Cina ed India. Tuttavia si possono prevedere ulteriori rialzi dei tassi da parte della BCE”.
di Francesco Caputo Nassetti

Le previsioni macroeconomiche per il 2006 sono improntate ad un moderato ottimismo.
In generale la crescita economica rimane robusta e l’inflazione si mantiene moderata. La banche centrali, che hanno mantenuto negli ultimi quattro anni tassi a livelli storicamente bassi facendo sì che i mercati fossero invasi da una grande liquidità, dovrebbero ridurre lo stimolo monetario gradualmente. Ciò dovrebbe comportare un lento aumento dei tassi d’interesse a lungo termine. E’ bene sottolineare che il grado di aleatorietà delle presenti previsioni è maggiore del normale a causa di alcune anomalie nei mercati finanziari e di diversi sbilanci tra economie di cui si fa cenno di seguito. Improvvisi riequilibri – che non si prevedono, ma sono possibili - potrebbero comportare rischi che descriverò oltre.
L’economia Usa continuerà la robusta crescita del prodotto nazionale lordo (“Pnl”) attorno al 4%, il Giappone è entrato ormai in una fase di crescita sostenibile alimentata dalla domanda domestica e i mercati emergenti continueranno con forti ritmi di crescita.
Anche se il 2006 sarà migliore del 2005 l’Europa è e rimane il fanalino di coda. L’inflazione, nonostante la crescita del petrolio, rima...