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2006,
Numero 1/3

Concorrenza senza regole. Non premia i migliori premia i più “furbi”

“Il diritto industriale e dei beni immateriali sorge nell’ 800 sulla base delle dottrine liberali inglesi del XVII secolo. Un rapido sguardo storico sullo sviluppo della giurisprudenza in materia di tutela della proprietà intellettuale per ridefinire un ‘protezionismo liberale’ delle idee”.
di Daniela Mainini

Il diritto industriale, concepito come diritto della proprietà industriale e dei beni immateriali, trova la sua origine alla fine dell’800 ispirato dalle dottrine economico europee del liberismo e del liberalismo politico. Entrambe le dottrine, pur nei diversi ambiti, promuovevano la libera iniziativa privata ed il libero scambio. Le dottrine, sorte originariamente nell’Inghilterra del XVII secolo, si sono gradatamente sviluppate nel mondo, rappresentando il motore delle Rivoluzioni americana e francese. In ambito politico l’Europa, nel periodo della Restaurazione, si opponeva alla rinascita dell’assolutismo e difendeva le libertà politiche; tuttavia, con l’avvento della rivoluzione industriale, ogni paese reagì in modo diverso alla produzione di serie ed ai mercati di massa. I mercati e le economie mondiali furono destabilizzati e, tra l’800 e il ‘900, fasi “liberalistiche” si alternarono a fasi “protezionistiche”. Tale situazione fu conseguenza del ritardo nel processo di industrializzazione di alcuni Paesi.
In Italia, in particolare - a vent’anni dall’unità nazionale - non vi era crescita economica a causa di due fattori: da una parte, la crisi agraria che stava colpendo tutta ...