Noi stiamo qui non perché la situazione volge per il meglio ma perché ci sono dei problemi su questa via sulla quale pensiamo di assumere un'iniziativa assolutamente lontanissima da qualsiasi idea di ulteriore divisione dell'atomo. Noi siamo nel Partito Socialista, ma nel Partito Socialista assumiamo con i "Comitati per l'unità socialista" l'iniziativa politica per cercare di superare le difficoltà nelle quali sono allo stato i tentativi di giungere ad un accordo elettorale. Siamo alla fase finale, ci giochiamo tutto il 13 giugno. Se in quell'occasione non saremo in grado di far registrare una capacità di rappresentanza elettorale che sta tra il 3 o il 4% la questione socialista in Italia sarà sul piano politico definitivamente chiusa. Perché con le percentuali da prefisso telefonico noi non avremo alcun rilievo politico e saremo costretti ad essere ingoiati o da Forza Italia o dalla Quercia o peggio ancora dall'Asino di Prodi, Di Pietro, Rutelli eccetera. Questa è la questione. Dobbiamo partire dalla premessa giusta, perché partendo dalla premessa giusta ragioniamo in un modo tale da poter fare giustizia di tutte le questioni minime come le candidature. Questa è l'ultima occasio...