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1999,
Numero 3

CUCCIA, MEDIOBANCA E LA CADUTA DEGLI DEI

di Adriano Savio

Les Dieux s'en vont, verrebbe da dire pensando all'uscita di scena di Cuccia dal Gotha della finanza italiana o comunque del suo ridimensionamento. E si dica subito che nessuno spirito libero ha da rallegrarsene. Nel bene e nel male infatti questo personaggio scomodissimo, questo sacerdote della finanza laica, questo uomo onesto, in più di 50 anni di attività alla guida della sua creatura Mediobanca ha fornito investimenti alle imprese private in un mercato spesso monopolizzato dal capitale pubblico, salvandole dall'ingordigia di uno Stato cinico e dissipatore e resistendo alla partitocrazia e agli appetiti dei vari Sindona, Calvi e della compagnia dello scudocrociato. Non è per niente vero che questo talento finanziario sia invecchiato dal punto di vista della moderna concezione dell'impresa bancaria; basti dire che l'avvenimento che veramente ha scosso l'asfittico mercato italico, cioè la scalata dell'Olivetti alla Telecom, notoriamente ha ricevuto il suo avvallo. E' forse giusto dire che la sua uscita di scena, se avverrà, perché le risorse di questo novantaduenne sono immense, trova la sua causa non tanto nella modernizzazione dei mercati e del sistema bancario italiano di cui ...