Forse è esagerato sostenere che la presentazione di una lista unitaria dei socialisti alle elezioni europee del prossimo mese di giugno costituisce una svolta storica nella tormentata vicenda del nostro partito negli ultimi sette anni, ma è fuori discussione che essa segni una data importante e che i suoi risultati rappresenteranno un punto di riferimento decisivo non solo per il nostro avvenire ma anche per quello di tutta la sinistra italiana. Ciò sia detto senza alcun astio nei confronti dei pochi compagni che, per considerazioni non condivisibili ma certo rispettabili, hanno deciso nel Mezzogiorno di firmare inutilmente le liste centriste dell'on. De Michelis; e va detto con la massima simpatia per quei raggruppamenti come Forza Italia che in questi dolorosi sette anni, hanno accordato ospitalità e solidarietà a qualcuno dei dirigenti socialisti e a molte centinaia di migliaia di elettori del garofano, affluiti sotto le bandiere azzurre per un sentimento ed un risentimento che possiamo facilmente comprendere e che anzi abbiamo condiviso e continuiamo a condividere. L'offensiva giudiziaria contro il PSI e la cinica indifferenza, a dir poco, con cui gli altri partiti di massa, la...