Solamente dopo sei lunghe settimane di guerra in Kosovo il Congresso degli Stati Uniti ha approvato uno stanziamento alla difesa di 13,1 miliardi di dollari che, tra le altre cose, permetteranno l'eventuale proseguimento della campagna militare contro la Serbia per altri 5 mesi. Un'approvazione preceduta da votazioni di segno opposto, indicatori di una malcelata schizofrenia dei legislatori statunitensi sul conflitto in corso. Infatti, nelle ultime due settimane la Camera dei Rappresentanti ha rifiutato sia di dichiarare la guerra nei Balcani sia di arrestarla, ha negato l'autorizzazione per un intervento via terra in Kosovo né ha appoggiato i correnti attacchi aerei (approvati invece dal Senato) e infine ha bocciato una risoluzione che proponeva di concedere a Clinton, ma dallo stesso osteggiata, l'utilizzo di "tutta la forza necessaria" nei Balcani. Dopo questa lunga serie di "no" Clinton ha ricevuto un segno di approvazione fin troppo generoso, la sua Amministrazione aveva infatti richiesto "solo" 6 miliardi di dollari e ne ha invece ricevuti il doppio. Tutte queste decisioni altamente contraddittorie evidenziano le divisioni trasversali all'interno dei repubblicani, maggi...