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1999,
Numero 4

LE CIFRE DELL'ESODO, UNA MIGRAZIONE BIBLICA

di Sergio Trippodo

Continuano gli attacchi aerei ai centri nevralgici di Milosevic. I bombardamenti si susseguono con frenesia come se ci fosse una vicina scadenza da rispettare, ma gli analisti politici e militari sono concordi nel sostenere che la crisi yugoslava durerà molto: ancora un mese, se non di più. Come è già accaduto durante la guerra del Golfo, gli aerei della Nato dovranno prima distruggere i centri di rifornimento munizioni e combustibile, tagliare ponti e vie di comunicazione, neutralizzare aeroporti e centrali elettriche. Soltanto dopo Milosevic potrà essere messo, non senza che le nazioni partecipanti possano evitare di assumersene i gravi rischi, sotto la pesante e reale minaccia di un intervento delle forze di terra che lo costringerebbe a un negoziato o a una resa. Ma anche per quest'ultima ci vorranno dei mesi: un anno in tutto, dicono gli specialisti. E lo dicono cifre alla mano: se il primo conflitto in Iraq è costato circa 33mila miliardi, la crisi balcana potrebbe costarne 27mila in 12 mesi. Un costo che andrà diviso tra i paesi aderenti alla Nato, certo, ma che andrà a pesare sulle tasche dei contribuenti tramite nuove 'tasse straordinarie', 'una tantum' o aumenti al consum...