Guerra e moneta, binomio indissolubile, già dalla nascita della seconda che, pare, sia stata inventata intorno al 600 a.C. per pagare i mercenari; guerra ed affari, alleati da sempre, sia perché la prima incoraggia un certo tipo di business, sia perché la voglia di business può provocare deflagrazioni belliche; guerra ed economia, ovvero economia di guerra da gestire con gabinetti di guerra (quelli veri e non da fantapolitica italiana); ricostruzione dopo le distruzioni; piani postbellici tipo Marshall creatori di lavoro; abbandono delle terre e caduta della produzione agricola. Quanti argomenti si potrebbero affrontare in questo momento così carico di tensioni morali di noi europei ricchi, impegnati dopo cena fra un wargame e un altro al computer anche nella visione di quelli veri in televisione! Ma andiamo con ordine. Come ipotesi generali la teoria classica (non ancora allenata ad analizzare una guerra convenzionale scattata nel bel mezzo dell'Europa civile alle soglie del 2000) dovrebbe sostenere che la guerra crea rarefazione dei beni alimentari ed industriali nei paesi combattenti a causa dell'abbandono dei posti di lavoro causato dagli arruolamenti; che una certa sezione ind...