1999, Numero 4
SE FOSSE TERRORISMO?
di Maurizio Sacchi
Questa guerra, che sembrava nata per affermare con forza princìpi morali, si sta rivelando, giorno dopo giorno, come un misto di cinismo e debolezza. La causa dichiarata per cui si combatte è la difesa di un popolo oppresso. In questo caso, non siamo di fronte a uno sceiccato ereditario e privo di democrazia, come era ed è il Kuwait, né vi sono pozzi di petrolio a far sospettare secondi fini. E la pulizia etnica, le efferatezze di Milosevic, sono purtroppo una realtà. Perché, allora, la causa kosovara pare così poco credibile, in bocca americana? La scelta dell'UCK come rappresentante degli oppressi è sicuramente una ragione. Fino a pochi giorni fa, osteggiare l'Esercito di liberazione del Kosovo poteva parere un bizantinismo, un modo di fare il gioco del nemico, mettendo sullo stesso piano vittime ed aggressori. Eppure forti sospetti sulla natura dell'organizzazione, e sulla sua rappresentatività, erano in circolazione da tempo. Ma due eventi hanno riportato la questione sul tavolo. Da una parte, il recupero di credibilità del pacifista Rugova, che ora parla da Roma, libero da ricatti e sospetti ; dall'altra, il rifiuto al disarmo dell'UCK, anche nello scenario ipotetico di un arm...
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