1999, Numero 7
UNA BATTAGLIA DECISIVA
di Jiri Pelikan
Precisamente alla vigilia del primo viaggio del Papa in Polonia e delle prime elezioni del Parlamento europeo, il 29 maggio scorso, il regime d'occupazione di Husak ha tentato di infliggere un colpo mortale a "Charta '77" e al "Comitato per la difesa dei perseguitati politici (VONS) nella speranza che l'attenzione rivolta dai mass media a quegli avvenimenti lasciasse nell'ombra un'operazione di polizia di grande portata. Contrariamente a Stalin, il cui regime non dipendeva economicamente dall'occidente, gli attuali dirigenti dei paesi dell'Est hanno necessità della tecnologia e dei crediti occidentali: essi sono quindi molto sensibili alle reazioni che la pubblica opinione democratica può determinare nei governi occidentali, e preferiscono evitare ogni clamore. Bisogna ammetterlo: innanzitutto i calcoli del regime di Praga possono sembrare esatti; il primo importante colpo della polizia contro i militanti di "Charta 77" e del Comitato VONS (perquisizioni in centinaia di appartamenti effettuate con una brutalità eccezionale, arresti e interrogatori di una cinquantina di oppositori di cui dieci sono stati immediatamente incarcerati e ufficialmente accusati di "attività sovversi...
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