1999, Numero 7
ARIA DI REGIME
di Salvo Andò
La "caduta" di Bologna ha prodotto nel popolo della sinistra comunista e postcomunista sentimenti, assolutamente comprensibili, di vero e proprio panico. Con l'elezione di Guazzaloca infatti non è caduta solo quella che per cinquant'anni è stata la città simbolo del potere locale gestito dai comunisti, il presidio dal quale il Pci si opponeva alla democristianizzazione del Paese sin dagli anni '50. È caduta soprattutto l'illusione che, finito il comunismo, i postcomunisti potevano da un lato continuare a governare indisturbati i luoghi simbolo del loro potere (le città e le regioni rosse), in forza di una tradizione che non può morire mai, mentre dall'altro conquistano i simboli del potere degli altri, e in primo luogo Palazzo Chigi, cioè il governo del Paese, in forza del ripudio che essi hanno fatto della tradizione comunista, delle fedeltà politiche dei padri e dei nonni. In Italia comincia a funzionare quel meccanismo dell'alternanza, che il Pci difende a spada tratta sul piano dei principi, e ben può accadere quindi che se D'Alema va a Palazzo Chigi, ben può Guazzaloca andare a Palazzo D'Accursio. A Bologna è accaduto ciò che non può non accadere in un paese che sul piano de...
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