1999, Numero 7
FISCHIA IL VENTO
di Riccardo Nigro
Il dato di Bologna è éclatante. Qualche tafferuglio iniziale ha testimoniato la gravità del dato, per i diessisni. Una gestione che dura da cinquant'anni non si può chiamare che regime; e gli scricchiolii che si avvertono, destano preoccupazione. Una sua prossima caduta, sarà indolore, o travagliata? Il senso di liberazione che inevitabilmente prima o poi investirà quelle popolazioni, in attesa di un cambiamento da cinquant'anni, sarà pacifico o violento? Questo è il problema più angoscioso che si pongono i marescialli del PciPdsDs: cosa succederà? E cosa capiterà dopo? Sarà pareggiato il conto delle forche, o prevarrà la civiltà? Vedremo. Ci premuniremo di contenere sia la gioia che lo spirito di vendetta. Loro sono diversi da noi. E lo dicono per primi. Ma il dato elettorale che preoccupa di più, è il calo verticale dei votanti. Solo il 41,7 degli elettori ha partecipato, e i nuovi governi devono già da ora fronteggiare due opposizioni, quella istituzionale uscita dal voto, e quella extraistituzionale dei non votanti, ben più pericolosa, perché è maggioranza nel Paese (58,3%) è perché è incontrollabile e silenziosamente minacciosa. Il dato elettorale fornisce due chiare risposte....
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