1999, Numero 8
IL CASO OCALAN: CONTO ALLA ROVESCIA
di Emanuele Giordana
Il parlamento turco deve decidere se ratificare la sentenza del tribunale che a fine giugno ha condannato amorte il leader curdo Il conto alla rovescia è già cominciato. Potrebbe essere questione di settimane o di mesi. Dipende dalle convenienze politiche. Ma poi il Parlamento turco dovrà decidere se ratificare o meno la decisone del tribunale che, a fine giugno, ha deciso che Abdullah Ocalan deve morire. Per impiccagione, come vuole l'ordinamento turco anche se da anni, in Turchia, la morte di stato non si pratica più. Nella polvere o sull'altare, a seconda dei punti di vista, c'è un uomo che ha messo la sua vita al servizio di una causa: Abdullah Ocalan: i suoi tantissimi simpatizzanti curdi lo chiamano "Apo", che significa zio. E' invece un terrorista e assassino di bambini per il governo turco e le madri dei militari periti nella guerra civile, che si combatte ormai in Turchia da 15 anni. E comunque si guardi la vicenda che coinvolge il leader curdo, condannato a morte nell'isola carcere di Imrali, tutto riporta alla guerra. Una guerra che solo apparentemente oppone gli indipendentisti del Partito dei lavoratori curdi (Pkk) e l'esercito di Ankara. Nel sudest dell'Anatolia, qu...
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