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1999,
Numero 8

RICORDATE I CURDI ?

di Hamit Bozarslan Intervista di Critica Sociale

"Più lo stato turco si rifiuta di riconoscere l'identità e le risorse simboliche dell'entità curda, più la violenza dell'opposizione politica curda tenderà a radicalizzarsi." A parlare così non è un dirigente del Pkk di Abdallah Ocalan, è un intellettuale della diaspora curda. Da quindici anni, Hamit Bozarslan vive in Francia, dove è maitre de conference alla Scuola pratica di Alti Studi in Scienze Sociali proprio sul tema della violenza politica in Medio Oriente. A Cortona, dove è intervenuto al convegno internazionale della Fondazione Feltrinelli su "Costruzione etnica e violenza politica", Bozarslan ha lanciato un monito inequivocabile. "O il governo turco lancia un segnale di disponibilità verso i curdi o la parola tornerà alla lotta annata con conseguenze imprevedibili per tutti, per il Kurdistan, ma anche per la società civile turca che verrà sottoposta ad un processo di militarizzazione sempre più soffocante". Insomma, lei ritiene praticabile la strada di un compromesso. Malgrado la condanna a morte di Ocalan... Ho la sensazione che la tendenza sarà quella di non eseguire la condanna a morte, di tenerla sospesa, magari per tornare a minacciarne l'esecuzione non appena ...