1999, Numero 8
SI AVVICINA LA PACE IN MEDIOORIENTE
di Critica Sociale
Nel Medio oriente delle cattive notizie (dall'Iran, alla Turchia) qual che notizia buona, per fortuna, non manca. Viene da quell'angolo di mondo che ci ha abituati a una guerra costante, variante tra l'alta e la bassa intensità, e che coinvolge due popoli israeliani e palestinesi solo apparentemente. Si, perché quella guerra e quella pace sono forse nell'immaginario collettivo, la Guerra continua e la Pace impossibile. E non sono per loro. Il conflitto tra Israele e Palestina coinvolge tutti gli stati confinanti, il Mondo arabo e l'Europa, gli Stati Uniti e, fino a qualche anno fa, l'Unione sovietica. La buona notizia è che oggi Israele ha un premier laburista che ha scritto nel suo programma di governo la parola Pace a lettere maiuscole e che, senza nascondersi le difficoltà, è deciso ad affrontare la questione in modo pragmatico. Dall'altra parte della barricata, che non dovrebbe più essere tale, c'è Yasser Arafat, il leader della causa palestinese: un uomo, che oltre ad essere un simbolo, si è dimostrato non meno pragmatico di come Barak afferma di voler essere. L'incontro che l'11 luglio si è svolto al posto di frontiera di Erez, tra Israele e la Striscia di Gaza, è dunque mo...
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