1999, Numero 9
IL CASO DREYFUS J'ACCUSE?!
di Émile Zola
Signor presidente, lei mi permetterà, nella mia gratitudine per la benevola accoglienza che mi diede un giorno, di avere cura della sua giusta gloria e di dirle che la sua stella, fin qui così felice, viene minacciata dalla più vergognosa, dalla più incancellabile delle macchie? Lei è uscito sano e salvo dalle basse calunnie, ha conquistato le corti; appare raggiante nell'apoteosi di questa festa patriottica che l'alleanza russa è stata per la Francia, e si prepara a presiedere al solenne trionfo della nostra Exposition universelleche coronerà il nostro gran secolo di lavoro, di verità e di libertà. Ma quale macchia di fango sul suo nome stavo per dire sul suo regno è quell'abominevole affare Dreyfus! Un consiglio di Guerra, per ordine dell'autorità, ha osato assolvere un Esterhazy, schiaffo supremo a ogni verità, a ogni giustizia. Questa è la fine, la Francia ha sulla guancia questa sozzura, la storia scriverà che è sotto la sua presidenza che un tale crimine sociale ha potuto essere commesso. Perciò, visto che hanno osato, oserò anch'io. Dirò la verità piena e intera, giacché ho promesso di farlo, anche se la giustizia regolarmente invocata non la dicesse. Mio dovere è quello di ...
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