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1999,
Numero 12

CORRUZIONE AD ALTA VELOCITÀ

di Critica Sociale

Treno ad alta velocità. Una sfida europea, non solo italiana. Un investimento di migliaia e migliaia di miliardi per rendere più moderno un sistema ferroviario e di conseguenza il paese che lo ospita. Eppure, anche in questo, come in mille altri casi, i predoni hanno assaltato la diligenza, svuotandone le casse che trasportava. Ma mai come in questo caso, come nel caso dell'Alta velocità, i predoni si sono coalizzati ai più alti livelli: imprenditori, affaristi d'ogni risma, dirigenti d'azienda, ma anche politici e burocrati, mafiosi e avvocati. Essi si sono assicurati la protezione di alcuni magistrati incaricati di indagare sul grande imbroglio: controllori che colludevano con i controllati. Il giro di burocrati si è allargato fino a comprendere alti ufficiali incaricati di svolgere le indagini e burocrati deputati a controllare la regolarità dell'operazione. Qualsiasi grande scandalo dell'era di Tangentopoli impallidisce di fronte a questo assalto predatorio che alcuni esperti hanno valutato nell'astronomica cifra di 140 mila miliardi di lire. Uno scandalo svelato, uno scandalo portato alla luce del sole grazie all'azione della magistratura e di chi nella società civile si batte...