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1999,
Numero 12

TANGENTOPOLI: NUOVA CORTINA

di Ernesto Galli della Loggia

Non sono stati in molti ad affrontare e discutere e tanto meno lo ha fatto, mi pare, il presidente Violante il punto centrale, la premessa decisiva, dell'articolo di Barbara Spinelli sulla Stampa(9 dicembre) volto a promuovere anche nell'Italia postMuro di Berlino e postTangentopoli quella «pacificazione» nazionale riuscita per esempio al Sudafrica postapartheid. Quasi tutti si sono affrettati a sottolineare, invece, l'assoluta imparagonabilità di scambiare in una reciproca concessione di «perdono» e di «oblio» due cose di genere assai diverso: da un lato banali violazioni di norme penali, dall'altro complesse implicazioni in grandi tragedie storiche. Tutto vero. E dunque niente soluzione sudafricana per l'Italia postMuro di Berlino e postTangentopoli. Resta tuttavia irrisolta la questione centrale che, come dicevo, la Spinelli ha posto a premessa del suo ragionamento, e che nessuno dei molti intervenuti dopo di lei ha avuto più il coraggio di riprendere. È la questione vera che divide oggi il Paese e che indirettamente ma potentemente contribuisce a tenere aperte tutte le divisioni e i contenziosi della nostra storia precedente, di quelli legati agli eventi del 194345 a quelli...