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1999,
Numero 12

URSS: IL DECLINO DELL'IMPERO

di Albertino Pace

Èormai accertato che l'Unione sovietica stava attraversando, agli inizi degli anni '70, un periodo di crisi profonda per un concentrato di situazioni non previste anche se prevedibili; la battuta di arresto dell'economia e la temuta corsa al riarmo nel caso gli europei rispondessero al surrettizio dispiegamento degli SS 20 in Europa accogliendo sui propri territori le nuove armi americane ad alta tecnologia. In aggiunta a questo la paura di Mosca di ritrovarsi tra due fronti: quello cinese (vedi gli scontri avvenuti nel marzo 1969 sul fiume Ussuri, tra i due eserciti), e quello europeo, con un'area altamente instabile a sud dovuta alle minacciose intenzioni Khomeiniste. Con la massiccia minoranza mussulmana nelle repubbliche sovietiche dell'Asia una ventata di movimento panislamico e religioso non era gradita a Mosca tanto quanto non poteva esserlo agli occidentali. Infatti, se il medioriente avesse chiuso i rubinetti del petrolio volontariamente o a seguito di rappresaglie varie, anche la Russia non avrebbe potuto più rifornirsi in quelle zone ed è noto che il futuro nell'economia sovietica era legato in buona parte alla possibilità di reperire petrolio a buon mercato in aree este...