1998, Numero 2
UN FUTURO DI RECESSIONE
di Antonio Venier
1. Dopo i "parametri" sottoscritti a Maastricht nel 1992, che finora non hanno trovato nessuno capace di spiegarne il significato e l'utilità, arrivano sempre nuove richieste, condizioni, scadenze. Tutte prive di qualsiasi autorità vincolante, poiché provengono da esperti, ministri stranieri e banchieri di ogni sorta che ovviamente non fanno legge in Italia. Ma tuttavia richieste, condizioni e scadenze accolte con serietà e reverenza da nostri ministri, superministri e governatori, e tanto più quanto più assurde ed immotivate. 2. Dopo il deficit annuale ed il tasso di inflazione, ora è la volta del debito pubblico, anzi dell'enorme debito, come scrivono sempre volonterosi cronisti ed esperti. Anche qui bisogna raggiungere il "parametro" del 60% Pil, per quale ragione nessuno è stato capace di spiegare, ma tuttavia da raggiungere in fretta e con tutti i necessari sacrifici. La confusione sull'argomento è alimentata dalle dichiarazioni dei già citati esperti, ministri e superministri di ogni nazionalità oltre che da quelle provenienti dalla Commissione Europea di Bruxelles e dalla Bundesbank. 3. Nessuno tuttavia ritiene utile spiegare al pubblico che cosa sia questa montagna di d...
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