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1998,
Numero 2

DESTRA FRANCESE UN CAMPO DI ROVINE

di Jean Halévy

La destra francese è un campo di rovine. Il ciclone lepenista l'ha travolta. Anzi, con un bacio avvelenato il leader del Front National è riuscito là dove nemmeno l'insipienza tardoliberista del governo di Alain Juppé era riuscita: a mandare in pezzi una delle sue componenti fondamentali, la giscardiana Udf, costringendola a una sorta di implosione eticopolitica sull'annoso tema: bisogna o non bisogna accettare i voti del Front National? E nella fattispecie, è giusto cedere alle sirene xenofobe per strappare alla gauche qualche presidenza di consiglio regionale, sia pure in dipartimenti cruciali come l'Ile de France? "Garante della coesione nazionale", Jacques Chirac, politico abitualmente medio, se non mediocre, presidente frustrato dall'ombra di un predecessore troppo ingombrante, è stato capace di ritrovare se stesso nello spazio di una giornata, quella del 23 marzo, quando, alle ore 20, è comparso alla televisione per ricordare ai francesi che la grandezza della Francia, il rispetto di cui essa è ancora ammantata nel mondo, "trae la sua forza dai valori di uguaglianza e di fraternità di cui è portatrice". Per rafforzare la sua lezione, per non lasciar adito a dubbi sul sens...