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1998,
Numero 2

MILANO, 6 MAGGIO 1898: L'INIZIO DEI MOTI

di Alfredo Canavero

Il 1º maggio 1898 era trascorso a Milano nel massimo ordine. La questura aveva vietato ogni manifestazione pubblica e ordinato una vigilanza maggiore del consueto. Anche l'esercito era stato messo in stato di all'erta di modo che le autorità civili, oltre che sugli agenti di pubblica sicurezza e sui carabinieri avrebbero potuto contare su circa 3.000 militari. Il tenente generale Fiorenzo Bava Beccaris, comandante del III Corpo d'armata, aveva ordinato ai comandanti di presidio che eventuali tumulti fossero repressi con la massima energia al loro nascere. Tuttavia le notizie di tumulti e incidenti che si erano avuti altrove e il costante disagio economico, mantenevano alta la tensione e accrescevano il timore delle autorità che anche nella capitale morale potessero verificarsi degli incidenti. Quando il 4 maggio fu richiamata alle armi la classe 1873, si sparse la voce che ciò preludesse ad una ripresa delle operazioni militari in Africa. La notizia provocò turbamento in una città dai sentimenti antiafricanisti come Milano. Prudentemente Bava Beccaris ordinò che le esercitazioni della truppa fossero fatte in piazza d'armi (cioè dove attualmente sorge la Fiera Campionaria) o negli i...