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1998,
Numero 2

POTERE SENZA IDEE

di Alessandro Mattioli

Potrebbe sembrare inspiegabile la permanente avversione dei socialisti nei confronti del Pds. In fondo, si dice, si proclamano eredi della tradizione socialista, fanno parte dell'Internazionale, hanno nelle loro fila qualcuno che a suo tempo è transitato per il Psi, hanno chiamato l'attuale governo e la sua maggioranza il "centro sinistra" ecc.. Ci sarebbero tutte le ragioni, in apparenza, perché i socialisti si trovassero a loro agio nella nuova casa, confortevole quanto la precedente e oltretutto più grande. Ma così non è. C'è sicuramente del risentimento per chi ci ha rubato abiti e documenti, anche se bisogna dire che ce li siamo fatti rubare senza difenderci, chi per inconsistenza politica, chi per vigliaccheria unendosi al coro di chi ha descritto i socialisti come una grande banda della Magliana, chi affetto dalla sindrome di Stoccolma, chi chiudendosi in uno splendido isolamento. Ma non c'è solo risentimento in questa avversione, che ancora non è diventata opposizione e confronto politico: alla radice ci sono, tutte ed inalterate, le ragioni che hanno diviso per settant'anni i socialisti ed i comunisti. Il Pci, nella sua "diversità" era pur tuttavia una cosa seria: fond...