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1998,
Numero 2

ALL'OMBRA DELLE STELLE

di Massimiliano Biscuso

«Dacché la terra ebbe degli uomini, il ciclo ebbe degli ammiratori» (367), scrive nelle pagine conclusive della Storia dell'Astronomia il quindicenne Giacomo Leopardi. Osservazione questa che ci permette di spiegare il motivo più profondo che ha mosso Leopardi alla composizione di un lavoro che ha l'ambizione di essere sia un'opera di storia della scienza che cita circa 350 volumi, antichi e moderni, sia un catalogo bibliografico di 2000 testi, che in diversa misura riguardano la storia dell'astronomia. Ma la materia, di per sé arida, riceve vita dalle riflessioni e dal sentire che suscita nel giovanissimo studioso, dall'ammirazione per quel ciclo che, illuminato dalla luna o scintillante di miriadi di stelle, è stato un muto ma fedele interlocutore del domandare poetico leopardiano. Portato a termine in prima stesura nel 1813, ma accresciuto di alcune aggiunte ancora nell'anno successivo, edito per la prima volta nel 1880, il lavoro, finora disponibile nei caratteri minutissimi delle Opere complete della Sansoni, viene adesso ripubblicato in una veste leggibile ed elegante col titolo Storia dell'Astronomia dalla sua origine fino all'anno MDCCCXIII(per dare conto appunto delle aggi...