1998, Numero 3
RITORNO A SHANGRILA
di Francesca Marino
Il primo a uscire è stato "Sette anni in Tibet", protagonista Brad Pitt e regia di Jean Jacques Annaud. Seguito a ruota dal più intellettuale "Kundun", regia di Martin Scorsese e sceneggiatura di Melissa Mathison, moglie di Harrison Ford e amica personale di Sua Santità il Dalai Lama. I film affrontano lo stesso argomento, la vita del giovane capo spirituale del Tibet prima dell'invasione cinese, e sono entrambi stati osteggiati in vari modi dal governo di Pechino. Una singolare coincidenza, come del resto sostiene il regista Martin Scorsese che si oppone decisamente alla definizione di Tibetan chic coniata da alcuni giornali americani per definire il fenomeno, e sostiene che la pioggia di film sull'argomento non è frutto di una moda, ma di una banale casualità. Rimane il fatto, peṛ, che nel 1997 sono stati prodotti almeno altri cinque film riguardanti in qualche modo la cultura, la religione e la causa tibetane. E che Sua Santità pụ contare, a Hollywood, su una nutrita schiera di seguaci, da Meg Ryan a Goldie Hawn, da Willem Dafoe a Dennis Quaid, per non parlare di Richard Gere, protagonista dell'attesissimo "Buddha from Brooklyn" e buddhista della prima ora. D'altra parte...
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