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1998,
Numero 4

L'APPRENDISTA STREGONE

di Fabrizio Cicchitto

La resa dei conti. Si riducono i margini per D'Alema. Igiustizialisti non vogliono "tornare in caserma". Le ragioni per cui, alla fine, il PDS non ha accettato ogni ipotesi, anche edulcorate, di commissione parlamentare d'inchiesta su tangentopoli sono coś serie che vale la pena tornarci sopra. Il progetto originario di d'Alema era molto ambizioso, per un verso d'Alema, realizzando con il polo un'intesa sulle riforme istituzionali voleva affermarsi come uno "statista", cioè come un personaggio che era qualcosa di qualitativamente superiore ad un segretario di partito: se la Bicamerale fosse, andata in porto, a quel punto la successione di D'Alema a Prodi sarebbe stata nell'ordine normale delle cose e solo una questione di tempo. In secondo luogo D'Alema sa benissimo, per aver partecipato direttamente all'operazione, di essere arrivato al potere sulla punta delle baionette di alcune procure che per un verso hanno concentrato tutta l'attenzione investigativa sul P.S.I., la D.C., i partiti laici e hanno chiuso tutti e due gli occhi nei confronti della compartecipazione pidiessina al finanziamento irregolare, e che per altro verso, dopo il 1994, hanno colpito il nuovo concorrente ...