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1998,
Numero 4

LA VALUTAZIONE DELLA PROVA

di Critica Sociale

La prima delle disposizioni generali in tema di prove (art. 187 cpp) si preoccupa di definire l'oggetto della prova. Tale preoccupazione, oltre a soddisfare una pur importante esigenza di chiarezza terminologica, obbedisce soprattutto alla necessità di evitare che l'attività probatoria e, quindi, la valutazione dei risultati di questa possano arbitrariamente orientarsi, in modo indiscriminato, verso un qualunque obiettivo di "verità storica" e di pretendere che la dinamica probatoria rimanga, invece, circoscritta a temi coessenziali all'oggetto stesso del procedimento visto nella sua complessità. L'art. 187 cpp, superando la formula generica ed enfatica dell'ari. 299 dell'abrogato codice di rito, ha definito l'oggetto delle prove, facendo riferimento al tema della decisione e fissando quindi il requisito della pertinenza come criterioguida per lo sviluppo dell'attività probatoria e per l'individuazione dei suoi confini nel momento valutativo. Ciò spiega l'elencazione dei "fatti", che devono costituire oggetto dell'accertamento probatorio, quali emergono dal primo comma del citato articolo, dove viene perimetrata l'area del thema probandum dalle questioni poste c...