1998, Numero 6
UN SACCHEGGIO MILIARDARIO
di Fidia Sassano
Ben diverso è il caso dell'Europa, comprese le "democrazie popolari" legate all'URSS con vincoli di ferro, dopo essere state conquistate militarmente (Jugoslavia esclusa) e alle quali non solo l'URSS non ha mai permesso di stringere fra loro legami federativi, ma che ha sfruttato senza misericordia. In una nota di Spiegel, ripresa da Panorama del 5 settembre, si ricorda che la Cecoslovacchia, che prima della seconda guerra mondiale collocava in Occidente il 65% delle sue esportazioni, è costretta "a realizzare più di due terzi del suo commercio estero con paesi socialisti": le sue raffinerie dipendono per il 99% dalle forniture sovietiche (e paga il petrolio che compra dai russi a 15,44 rubli per tonnellata, sei rubli in più del prezzo che gli stessi sovietici praticano ai tedeschi occidentali); le sue fabbriche dipendono dall'URSS per il 53% dei metalli non ferrosi, per l'84% del minerale di ferro, per il 54% del cotone, e pagano queste materie prime con impianti industriali completi che forniscono ai russi, i quali, come avviene con tutti gli altri paesi, pagano con grande ritardo. Queste forme di finanziamento sono però possibili, nei confronti dell'URSS, ai ...
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