1998, Numero 6
SENZA CRAXI SVOLTA DIMEZZATA
di Achille Occhetto
Ancora una volta un intervento di Jiri Pelikan nel dibattito politico della Sinistra europea si rivela ricco di spunti e suggestioni, e capace di stimolare la riflessione e l'analisi di problemi lasciati sospesi e irrisolti, partendo dalla feconda intervista Io, Esule Indigesto (Edizioni Reset, Roma), voglio mettere a fuoco solo alcuni punti che mi sembrano di qualche rilevanza per la storia recente dei partiti politici della sinistra italiana. Credo sia giusto e leale partire, come premessa, dal riconoscimento che sul tema della dissidenza vi è stata, sul piano politico, una differenza tra il Partito Socialista e il Partito Comunista Italiano. Tra Berlinguer e Craxi sul tema della dissidenza vi era una differenza di fondo: Craxi era il segretario di un partito dove Nenni e Lombardi, e con questo voglio ricordare gli autonomisti nel loro complesso, aveva operato un distacco concettuale e radicale dal movimento comunista. Craxi era il segretario di un partito nel quale ciò che noi chiamavamo "anticomunismo" (sbagliando, perché con questo termine designavamo sia il maccartismo che ogni critica ai regimi dell'Est) era parte costitutiva del progetto politico: la lotta a quel tipo di ...
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