1998, Numero 6
MAI FATTA AUTOCRITICA SENZA RETICENZE
di Emanuele Macaluso
Pelikan, nel suo recente libro sulla Primavera di Praga, ricorda che l'ultima delegazione ufficiale del Pci guidata da Macaluso, ha visitato Praga nel 1974, anno in cui venne approvata in Italia la legge sul finanziamento del partito. In quell'occasione io andai con Cervetti, nel '74, con un obiettivo molto preciso su incarico di Longo e di Berlinguer dopo una discussione che c'era stata nella direzione del partito. I sovietici, poiché il partito cecoslovacco aveva partecipato ai congressi solo con giornalisti e non con una delegazione, avevano posto in maniera dura al Pci la questione del rapporto col partito cecoslovacco, e quell'incontro ebbe un'importanza rilevante perché si pensava possibile riallacciare un rapporto tra il Pci e il partito cecoslovacco dopo la "Primavera". Cosa che non avvenne, e non avvenne perché noi ponemmo una questione pregiudiziale che non fu risolta: la questione pregiudiziale era che nel partito cecoslovacco fossero riammessi Dubcek e tutti i compagni che erano stati espulsi. Questa era la condizione per riaprire un rapporto. La cosa fu condotta con molta asprezza sia negli incontri con Bilak e anche quello con Usak (che si concluse con un comunicato...
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