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1998,
Numero 7

IL BIPOLARISMO È MORTO E NON LO SA

di Fabrizio Cicchitto

Il "botto" in Parlamento è assomigliato molto al finale pirotecnico del film Zabrinky Point. Un, che nel voto di fiducia, ha messo in evidenza tutte le contraddizioni del centrosinistra accumulatesi in questi due anni. La Camera dei Deputati nella quale si è svolto il dibattito conclusosi con la "debacle" del governo Prodi aveva poco a che fare con gli schemi del bipolarismo e della democrazia dell'alternanza. La prima repubblica è certamente finita ma, per uno scherzo del destino, essa è stata sostituita non da quella seconda repubblica di cui si parla in qualche articolo, ma da qualcosa che assomiglia maledettamente o alla terza repubblica francese o ai parlamenti italiani dei tempi di Depretis. Infatti gli elementi dominanti dei lavori parlamentari sono stati due: da un lato lo scontro durissimo fra i due tronconi di Rifondazione Comunista, dall'altro la "caccia al deputato" messa in atto dallo "staff del Presidente del Consiglio. Perché Prodi e il suo "entourage" si sono spasmodicamente impegnati in una operazione così opaca? A determinare questo comportamento del Presidente del Consiglio non c'è stata solo la scelta di contrapposizione frontale col Polo, ma anche il s...