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1998,
Numero 7

SGRADEVOLI COMPLIMENTI

di Lucio Verri

Con tutta probabilità, per Claudio Martelli, è un fatto spiacevole che il governo di Romano Prodi sia scivolato sulla "buccia di banana" della fiducia. Per molti ulivisti sarebbe addirittura crollata una grande speranza, la speranza del voto del 21 aprile 1996, quando la cosiddetta sinistra di questo Paese è arrivata al governo sotto le insegne di un ex presidente dell'Iri. Per Martelli è invece sfumato un reinserimento governativo, una consulenza sui problemi sociali dell'immigrazione extracomunitaria nel dicastero di Livia Turco. Con grande franchezza, siamo dispiaciuti che Claudio Martelli se ne dispiaccia. Volenti o nolenti, Martelli è stato il vicesegretario del Psi del nuovo corso, del socialismo craxiano che ha caratterizzato per un quindicennio la politica italiana nel segno di una sinistra europea, che ha relegato nel buio della storia il "socialismo reale" degli ex paesi comunisti e che ha dato una spinta alla modernizzazione democratica dell'Italia. Ora, vedere un dirigente di primo piano di quel socialismo, di quel Psi di Bettino Craxi, scendere nei ranghi, negli ultimi ranghi del governo Prodi, provoca un'infinita tristezza. Che senso ha? Scendere nei ranghi del go...