1998, Numero 7
LUCIDITÀ CONTRO EUFORIA
di Giulio Di Donato
La domanda è: è mai possibile che l'Italia regga alla grande sfida della moneta unica, della grande competizione europea ed internazionale, della globalizzazione con quattro regioni, due terzi del paese, in ginocchio tra povertà e criminalità, disoccupazione e sottosviluppo? E' colmabile la distanza, ad esempio, tra il Veneto e la Calabria? O tra l'Emilia e la Campania? Napoli e Milano, Brescia e Trapani, Ravenna e Crotone sono ancora città di uno stesso paese? Il governo Prodi, caduto senza dignità politica, ci ha portato nell'euro ma ha tranciato di netto il paese a colpi di rasoio. I conti bisognava farli quadrare ma senza rinunciare ad una politica di investimenti e di sviluppo delle aree deboli. Bisognava tagliare la spesa corrente, inaridendo con una vera riforma le fonti che alimentavano e continuano ad alimentare il disavanzo: previdenza e sanità. Una sinistracentro "alla Blair" o anche "alla Schoereder", perfino "alla Jospin " avrebbe fatto questo. Il nostro Ulivo, una specie dì sinistra "alla amatriciana", priva di idee e di coraggio, nelle mani di sindacati, lobbies della finanza, neocomunisti e poteri forti, sotto schiaffo del più agguerrito brigatismo giudiziar...
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