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1998,
Numero 7

LIBERALI E INTERVENTISTI

di Massimo Pini ? Intervista a cura di Stefano Carluccio

Le crisi messicana, tailandese, e infine russa hanno smentito anche i più estimati ideologi del libero mercato. Dopo anni di ubriacatura liberista si è assistito ad un'improvvisa inversione ad "U" dei principali sostenitori, nel mondo finanziario internazionale, del mercato globale a cominciare dallo stesso George Soros: oggi anche il Financial Time parla di "controllo dei movimenti di capitali". Cosa è successo in questi anni '90? Nel corso di questi ultimi anni l'offerta di capitali si è diretta verso le economie emergenti che davano la possibilità di notevoli guadagni a breve sugli investimenti. Questo atteggiamento è del tutto comprensibile anche se ci riferiamo al fatto che i poteri pubblici hanno compiuto scelte che vanno verso il profitto a breve: lo smantellamento del sistema industriale misto, che permetteva di fare investimenti a lungo termine nelle opere pubbliche, è un fenomeno che partito dall'Inghilterra della signora Thatcher, si è poi sviluppato in tutto il mondo, in Europa con le privatizzazioni, nei paesi emergenti con la preferenza data alle industrie di beni di consumo piuttosto che alle infrastrutture. Il "Financial Time" ricorda che nel XIX secolo, 5.000...