1998, Numero 7
GUERRA FREDDA TRA BM E FMI
di Emanuele Giordana
La polemica tra Banca Mondiale e Fondo monetario è arrivata forse al suo alto livello di tensione. Ma non è una novità. Nel gennaio scorso, il capoeconomista della BM Joseph Stiglitz, già responsabile dei consiglieri economici di Clinton, aveva messo sotto accusa le ricette del Fondo monetario in Asia sostenendo che rischiavano di spingere quei paesi "in una severa recessione". La BM sosteneva in sostanza che gli alti tassi di interesse, i tagli alle spese statali e una elevata tassazione, rischiavano di "rendere le cose più difficili". Secondo l'analisi della BM, l'Asia non è l'America latina o il Messico della grande crisi del '94'95 e le ricette "fotocopia" non avrebbe sortito i risultati sperati. Anzi. I paesi asiatici hanno generalmente deficit pubblici ridotti, inflazione bassa e molta propensione al risparmio. Il debito inoltre, più che dello stato, riguarda le aziende private che, assieme alle banche, rastrellano dollari indebolendo sempre di più le valute locali. Nessuna realtà suggerisce la Banca, si assomiglia. Qualche giorno dopo questa uscita, la BM rendeva noto il suo piano di aiuto (meno consistente rispetto a quello del Fmi) che, in Corea ad esempio, mirava "...
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