Un futuro incerto quello del paese delle aquile dopo che, pochi giorni fa, Tirana ha assistito all'ennesimo cambio della guardia che ha visto le dimissioni dell'ex premier Patos Nano e la sua rapida sostituzione con Pandeli Majko, giovane socialista ed espressione di quella generazione dei trentenni che si sta affacciando un po' ovunque nei paesi post comunisti. Un futuro però che appare comunque meno oscuro di quanto non fosse solo alcune settimane, fa quando a Tirana regnavano caos, colpi di mano e carri armati. "Il nuovo governo di Majko non può ovviamente essere giudicato subito. Bisogna vedere quel che farà. Il capo dell'esecutivo è un uomo giovane che deve fare esperienza e, soprattutto, acquisire autorevolezza. Esce comunque di scena Nano e questo consente una distensione. Quanto al capo del Partito Democratico, Sali Berisha, il personaggio non è affatto uscito di scena ma, incombe su di lui la spada di Damocle della perdita dell'immunità parlamentare col rischio di un arresto imminente; e infatti lo abbiamo visto ammorbidire i toni. Il presidente Mejdani, dal canto suo, ha giocato bene il suo ruolo istituzionale. Ci sono dunque una serie di elementi positivi. Bisogna adess...