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1998,
Numero 7

LA GERMANIA, L'EUROPA, L'ITALIA

di Gianni De Michelis

Irisultati delle elezioni tedesche marcano un tornante della vicenda dell'Europa contemporanea ed in un certo senso mettono la parola fine alla fase di transizione successiva alla caduta del Muro di Berlino. Con Kohl se ne va l'ultimo grande leader europeo degli anni '80 e l'ultimo dei protagonisti di quel triennio straordinario (19891991) che rappresenta la fine della Guerra Fredda e assieme la fine di un secolo breve (19141991) contrassegnato da un lunghissimo conflitto e da una permanente lacerazione sul nostro continente. La vittoria di Schröder, o meglio la sconfitta di Kohl, ha rappresentato più la volontà del popolo tedesco di far procedere la storia che non una reale volontà di cambiamento politico profondo. In questo senso è improprio parlare di svolta a sinistra dei tedeschi e più ancora di svolta a sinistra dell'Europa: tedeschi ed europei hanno voluto indicare la loro volontà di lasciarsi il passato alle spalle e ne hanno beneficiato temporaneamente i partiti socialdemocratici, ma assieme paradossalmente le formazioni postcomuniste e postsessantotto, più per la loro condizione di formazioni politiche minoritarie negli anni '80 che non per le loro identità politiche e pr...