1998, Numero 7
DIMENTICARE SALMAN IL BLASFEMO? L'ITALIA LO HA GIÀ FATTO
di Ida Lubin
Ora che gli eredi degli ayatollah hanno scelto, se non la via della ritrattazione, quella dell'oblio e Katami in persona spera che il caso Rushdie possa considerarsi chiuso c'è da chiedersi che fine faccia invece quella specie di fatwa laica e non violenta che colpì Rushdie, all'epoca della sua condanna per blasfemia, da parte di un pezzo di società letteraria italiana. Pioveva sul bagnato, nei primi anni '90, Quando le compagnie aeree come la Lufthansa (recentemente il numero è stato ripetuto dalla BritishAirways) si rifiutava di imbarcare sui vuoi voli questa specie di lebbroso, dotato dì una sensibilità tutta orientale, rigogliosa in immagini e prolifica di racconti, e di una testa lucìdata nel più puro e levigato illuminismo d'occidente. Ma le precauzioni di una compagnia di bandiera, riluttante ad accogliere per ragioni di sicurezza un ospite tanto scomodo, non dovrebbero essere le stesse di un letterato. E invece furono in molti, almeno in Italia, a storcere il naso, a rispondere con brevi cenni di irritazione sul "caso" di uno scrittore che aveva portato la letteratura un po' troppo oltre le righe, fin nel cuore di un conflitto di civiltà e tra civiltà. Alcuni lo fecero ...
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