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1998,
Numero 7

AFGHANISTAN, LA MORTE IN FACCIA

di Zieba ShorinshShamley ? Intervista di Sergio Trippodo

Zieba ShorishShamley è un'antropologa afghana fuggita negli Stati Uniti una ventina d'anni fa. Attualmente vive a Washington D.C. e ha abbandonato la sua professione per dedicarsi esclusivamente alla causa dei suoi compatrioti più vulnerabili: le donne e i bambini. Dopo qualche anno di battaglie personali, ha fondato la "Alleanza delle donne per la pace e i diritti umani in Afghanistan" (WAPHA) e si è fatta promotrice di numerose mozioni presentate alle Nazioni Unite, al Congresso e al Senato degli Stati Uniti. Recentemente tornata dai campi profughi afghani di Islamabad e Peshawar, in Pakistan, racconta gli ultimi avvenimenti osservati sul posto. Ha mai ricevuto minacce per le sue attività? Sì, anche minacce di morte, ma in maniera molto stupida. Alcuni gruppi integralisti e singoli militanti taliban (che hanno un loro sito su Internet e numerose basi sparse per il mondo) sono stati così ingenui da inviarmele per email (posta elettronica, ndr.), svelando così l'indirizzo del mittente che io mi sono premurata di trasmettere immediatamente alla Cia. È mai tornata nella sua città d'origine? Sì, sfruttando il cognome e il passaporto statunitensi. Però non mi chieda dove, perché svel...