Non è una religione, non è una scuola filosofica e non è neanche un movimento di pensiero omogeneo. Non è un prodotto, eppure il suo marchio fa vendere, e bene, i prodotti più disparati. Al suo interno si trovano, per citare alla rinfusa, cose familiari ai più come i tarocchi, l'astrologia, lo yoga, la psicanalisi junghiana e l'ufologia, e cose dal nome e dal contenuto misterioso, come il channeling, il rebirthing, il firewalking, il fengshui, il reiki, l'ayurveda. Se si aggiungono il Medioevo, il santo Graal, le fate e gli gnomi, lo sciamanesimo e i fiori di Bach si riesce ad avere appena un idea di tutto ciò che viene etichettato come "New Age". Esiste una musica New Age, si pubblicano riviste e libri New Age e ci sono perfino dei medici New Age. La New Age è uno dei più grossi business del momento, eppure sembra impossibile, anche da parte degli interessati, dare una definizione di cosa esattamente sia. Sotto la sua etichetta sono ricomprese tanto sette come quella di Heaven's Gate con i suoi trentanove suicidi, che innocui centri di fitness in cui si impara a dimagrire annusando particolari profumi. Si tratta di un insieme eterogeneo, in continuo divenire, caratterizzato solt...