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1998,
Numero 8

PROPORZIONALE E SUFFRAGIO UNIVERSALE

di Gaetano Salvemini

Coloro che vedono nella rappresentanza proporzionale la causa della crisi politica italiana, trascurano di osservare che gli effetti della proporzionale si combinarono, in Italia, nel 1919, con gli effetti di due altri grandi avvenimenti: il suffragio universale e la guerra. Il suffragio universale era entrato nella vita italiana in grazia di una sorpresa parlamentare. Giolitti nel 1911 aveva bisogno di non avere ostili i socialisti, o per lo meno di spezzarli in due tronconi paralizzantisi a vicenda, in previsione della guerra libica. Il suffragio universale fu offerto da Giolitti improvvisamente, quando pochissimi socialisti lo domandavano sul serio, e i più avrebbero preferita una riforma, che facilitasse l'acquisto del diritto elettorale ai soli operai dell'Italia settentrionale. La riforma radicale di Giolitti fu come un pranzo offerto alle otto di mattina. Cadde come un bolide in un paese impreparato. Ma non poteva essere rifiutata dai socialisti. E fu coś che sei milioni di contadini italiani, dei quali quattro milioni appartenenti all'Italia meridionale, entrarono dalla sera alla mattina nel diritto elettorale, senza avere fatto nessun sforzo consapevole e sistematico per ...